IL PRINCIPE DEI DRAGHI. (The Dragon Prince - 2018)
(serie d'animazione)
Regia di: Villads Spangsberg, Giancarlo Volpe
Creato da: Aaron Ehasz, Justin Richmond
Sceneggiato da: Aaron Ehasz, Justin Richmond
Prodotto da: Lauren Topal
Produzione: Bardel Entertainment, MWM, Netflix, Wonderstorm
Animazioni: Wonderstorm
Edizione Italiana: Netflix Italia
Episodi: 63 da 24' - 7 stagioni
USCITA ITALIANA: 14 SETTEMBRE 2018
Alcune delle menti dietro produzioni animate come "Avatar: The Last Airbender" e "Futurama", e videogames come "Uncharted" e "League of Legends" danno vita a Wonderstorm, un ambizioso progetto multimediale con uno spirito decisamente fantasy.
La storia è ambientata in una terra in cui esseri umani ed elfi si danno battaglia per fatti risalenti a diversi secoli prima, quando, accusati di usare Magia Nera, gli umani hanno ucciso il Re dei Draghi e sono stati poi esiliati in terre lontane. Creduto perduto anche l'uovo con il figlio del Re dei Draghi, questo viene invece ritrovato da due giovani umani, figli del re che un gruppo di elfi vuole assassinare. I due giovani si troveranno a fuggire insieme ad una ragazza elfo, ribellatasi ai suoi capi, per rivelare agli elfi l'esistenza dell'uovo e riportarlo nel luogo che gli compete.
Una serie con un approccio differente rispetto a molte produzioni simili. Una delle poche (se non unica) con queste ambientazioni realizzata a queste latitudini, più inclini certamente al genere comedy che altro. Con l'idea di allargare quest'universo ad altri media, videogames in primis, i produttori cercano di mettere nel calderone elementi che potrebbero avere un appeal per un largo bacino di pubblico, inserendo azione, personaggi giovani e qualche accenno di comicità su un letto fantasy. Progetto ancora acerbo ma con delle buone potenzialità.
Realizzato praticamente in casa e con un budget ridotto, la serie d'animazione ha sia lacune che punti forti, con una buona caratterizzazione dei personaggi ma che si svilupperà solo oltre la metà della serie e una storia mediamente lineare che lascia pochi dubbi sulle figure sia positive che negative di tutta la vicenda. Una storia che difficilmente vedremo conclusa con la prima stagione, ben chiaro già dai primi episodi, conditi principalmente da un viaggio (classico delle storie fantasy) con micro avventure prima di un piccolo punto di svolta che arriverà al termine di tutti e nove i primi episodi.
Uno dei punti che convince poco di questa produzione è invece l'approccio visivo scelto dai produttori. Animazioni in computer grafica 3D lavorate con un filtro in cel-shading che cerca di porre tutto in 2D ma non ci riesce fino in fondo e, soprattutto, dei brutti momenti di freeze, di immobilizzazione dei personaggi visibili in tutti gli episodi principalmente nelle scene di dialogo, mentre le scene d'azione sono più fluide e meglio congeniate. Caratteristiche che saltano all'occhio anche dei più disattenti e che avrebbero potuto portare qualche punto in più al giudizio finale.
Alla fine si assiste ad una buona serie, un inizio un po lento ma ottime possibilità di sviluppo. Una prima stagione appena sufficiente e tante promesse che speriamo vengano esaudite nella seconda, con una marcia più decisa e animazioni più curate.
SECONDA STAGIONE
Il capitolo successivo della storia ci porta in pieno viaggio verso l'avvicinamento alla meta finale. Un viaggio che svelerà alcuni misteri, lo sviluppo dei poteri dei protagonisti, amici che diventeranno nemici, magia buona e oscura, pochi nuovi personaggi e poco altro. Gli autori però ripetono gli errori della prima stagione, rilegando i momenti salienti solo negli ultimi episodi della stagione e lasciando veramente poco negli altri. Un miglior dosaggio avrebbe migliorato notevolmente lo scorrimento della storia.
TERZA STAGIONE
Arriva finalmente la stagione di peso dell'intero progetto, con gli eventi principali, distribuiti nella seconda parte della serie, e delle risposte chiare ai quesiti disseminati nelle prime stagioni. Un grande scontro e un finale è ciò che gli autori hanno in serbo per gli spettatori in questa terza parte, mantenendo comunque una finestra aperta a futuri sviluppi.
QUARTA STAGIONE
I nuovi episodi ci portano nel secondo corso della storia, la saga dei Misteri di Aaravos, con un salto di due anni rispetto alle passate vicende. La vita dei protagonisti è totalmente stravolta: il giovane Ezran è il re, Callum il mago di corte, Claudia riveste i panni del cattivo e Rayla ritorna nella vita dei suoi amici dopo una lunga assenza. Un nuovo corso che sembra strutturato meglio sul piano della scrittura, sicuramente più matura e con ritmi più serrati. Una storia che si fonde con il drammatico passato del regno ed è proiettata verso un finale che include un inevitabile scontro tra quelli che un tempo erano più che amici.
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(The Dragon Prince - 2018)
(serie d'animazione)
Regia di:
Villads Spangsberg, Giancarlo Volpe
Creato da:
Aaron Ehasz, Justin Richmond
Sceneggiato da:
Aaron Ehasz, Justin Richmond
Prodotto da:
Lauren Topal
Produzione:
Bardel Entertainment, MWM, Netflix, Wonderstorm
Animazioni:
Wonderstorm
Edizione Italiana:
Netflix Italia
Episodi:
63 da 24' - 7 stagioni
USCITA ITALIANA: 14 SETTEMBRE 2018
Alcune delle menti dietro produzioni animate come "Avatar: The Last Airbender" e "Futurama", e videogames come "Uncharted" e "League of Legends" danno vita a Wonderstorm, un ambizioso progetto multimediale con uno spirito decisamente fantasy.
La storia è ambientata in una terra in cui esseri umani ed elfi si danno battaglia per fatti risalenti a diversi secoli prima, quando, accusati di usare Magia Nera, gli umani hanno ucciso il Re dei Draghi e sono stati poi esiliati in terre lontane. Creduto perduto anche l'uovo con il figlio del Re dei Draghi, questo viene invece ritrovato da due giovani umani, figli del re che un gruppo di elfi vuole assassinare. I due giovani si troveranno a fuggire insieme ad una ragazza elfo, ribellatasi ai suoi capi, per rivelare agli elfi l'esistenza dell'uovo e riportarlo nel luogo che gli compete.
Una serie con un approccio differente rispetto a molte produzioni simili. Una delle poche (se non unica) con queste ambientazioni realizzata a queste latitudini, più inclini certamente al genere comedy che altro. Con l'idea di allargare quest'universo ad altri media, videogames in primis, i produttori cercano di mettere nel calderone elementi che potrebbero avere un appeal per un largo bacino di pubblico, inserendo azione, personaggi giovani e qualche accenno di comicità su un letto fantasy. Progetto ancora acerbo ma con delle buone potenzialità.
Realizzato praticamente in casa e con un budget ridotto, la serie d'animazione ha sia lacune che punti forti, con una buona caratterizzazione dei personaggi ma che si svilupperà solo oltre la metà della serie e una storia mediamente lineare che lascia pochi dubbi sulle figure sia positive che negative di tutta la vicenda. Una storia che difficilmente vedremo conclusa con la prima stagione, ben chiaro già dai primi episodi, conditi principalmente da un viaggio (classico delle storie fantasy) con micro avventure prima di un piccolo punto di svolta che arriverà al termine di tutti e nove i primi episodi.
Uno dei punti che convince poco di questa produzione è invece l'approccio visivo scelto dai produttori. Animazioni in computer grafica 3D lavorate con un filtro in cel-shading che cerca di porre tutto in 2D ma non ci riesce fino in fondo e, soprattutto, dei brutti momenti di freeze, di immobilizzazione dei personaggi visibili in tutti gli episodi principalmente nelle scene di dialogo, mentre le scene d'azione sono più fluide e meglio congeniate. Caratteristiche che saltano all'occhio anche dei più disattenti e che avrebbero potuto portare qualche punto in più al giudizio finale.
Alla fine si assiste ad una buona serie, un inizio un po lento ma ottime possibilità di sviluppo. Una prima stagione appena sufficiente e tante promesse che speriamo vengano esaudite nella seconda, con una marcia più decisa e animazioni più curate.
SECONDA STAGIONE
Il capitolo successivo della storia ci porta in pieno viaggio verso l'avvicinamento alla meta finale. Un viaggio che svelerà alcuni misteri, lo sviluppo dei poteri dei protagonisti, amici che diventeranno nemici, magia buona e oscura, pochi nuovi personaggi e poco altro. Gli autori però ripetono gli errori della prima stagione, rilegando i momenti salienti solo negli ultimi episodi della stagione e lasciando veramente poco negli altri. Un miglior dosaggio avrebbe migliorato notevolmente lo scorrimento della storia.
TERZA STAGIONE
Arriva finalmente la stagione di peso dell'intero progetto, con gli eventi principali, distribuiti nella seconda parte della serie, e delle risposte chiare ai quesiti disseminati nelle prime stagioni. Un grande scontro e un finale è ciò che gli autori hanno in serbo per gli spettatori in questa terza parte, mantenendo comunque una finestra aperta a futuri sviluppi.
QUARTA STAGIONE
I nuovi episodi ci portano nel secondo corso della storia, la saga dei Misteri di Aaravos, con un salto di due anni rispetto alle passate vicende. La vita dei protagonisti è totalmente stravolta: il giovane Ezran è il re, Callum il mago di corte, Claudia riveste i panni del cattivo e Rayla ritorna nella vita dei suoi amici dopo una lunga assenza. Un nuovo corso che sembra strutturato meglio sul piano della scrittura, sicuramente più matura e con ritmi più serrati. Una storia che si fonde con il drammatico passato del regno ed è proiettata verso un finale che include un inevitabile scontro tra quelli che un tempo erano più che amici.